Per il programma ART CITY Bologna 2020, la Simon Bart Gallery di Viale Filopanti, in collaborazione con Campogrande Concept, ha proposto un dialogo tra le sculture dell’artista contemporanea Beatriz Gerenstein e gli spazi del museo La Quadreria in Palazzo Rossi Poggi Marsili.
L’intento è stato quello di mettere in relazione due mondi apparentemente lontani ma entrambi mossi dal desiderio di una condotta positiva “degli uomini per gli uomini” e dall’urgenza di rendere tangibile un messaggio che può farsi oggi fondamento della società di domani.
La Quadreria valorizza alcuni dei dipinti antichi di ASP Città di Bologna (Azienda pubblica di servizi alla persona), nata dalla fusione delle maggiori tre ex Opere Pie bolognesi, delle quali ha acquisito anche l’ingente patrimonio storico-artistico. La prestigiosa collezione e l’intero palazzo sono la rappresentazione di altissimi valori morali come l’altruismo e la carità. Donare opere d’arte alle Istituzioni non è mai stato un’azione deputata unicamente alla commemorazione del donatore nel tempo, ma è una consuetudine di chi crede fermamente in un attivismo etico e morale che coinvolga l’intera comunità in una crescita culturale.
Il dono viene così concepito come un “fatto sociale totale”. E The Gift (il dono) di Beatriz Gerenstein, opera già esposta a Venezia durante la scorsa Biennale d’Arte, ci ricorda come la vita viene a noi donata senza etichette proprio per permetterci infinte connessioni con “l’altro”, vivendo e quindi condividendo la nostra personale dimensione sociale.
Palazzo Poggi Marsili è stata quindi la sede giusta per accogliere i lavori di un’artista che scolpisce le sue figure seguendo la linea delle emozioni. Le sculture di Gerenstein sono un viaggio nei sentimenti dell’essere umano: attraverso le sue opere racconta i valori fondanti dell’umanità e della società “civilizzata”. In un mondo pieno di violenza, egoismo e avidità l’artista argentina sceglie di raccontare l’aspetto migliore dell’umanità, dove le energie positive possono contribuire ad un vero e proprio cambiamento.
Beatriz Gerenstein è nata a Buenos Aires, in Argentina. Vive e lavora a Miami, negli Stati Uniti. Ha partecipato alle ultime tre Biennali d’Arte di Venezia, alle ultime due Biennali di Architettura di Venezia, alla 12° Biennale dell’Avana, alla 9° Biennale di Firenze. Gerenstein ha esposto le sue opere in tutto il mondo, come ad esempio al National Museum of Art L’Avana, Cuba. Harmony, una sua opera monumentale è permanentemente installata nella Wanjia Plaza di Shanghai in Cina.